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Bosa e Planargia

Tanti paesini da visitare

 

Bosa:

Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.

 

Magomadas (con guida)

A Magomandas troverete la Chiesa di San Giovanni Battista, risalente al XIII secolo è a navata unica e presenta un pregevole arco ogivale in trachite rossa tra il presbiterio e la navata risalente al 1631 ad opera dei maestri piccapedreris di Macomer. Una sala interna della casa parrocchiale ospita il drappo saraceno, parte della bandiera di guerra che il capitano dei barracelli di Magomadas Giovanni Maria Poddighe, strappò dalle mani dei nemici in una cruenta battaglia in difesa del paese dalle incursioni dei barbari nel lontano 1684.

Altro punto d’intersse è il Museo del vino. L’edificio sede del museo era la vecchia casa parrocchiale ultimata nel 1801, di proprietà del sacerdote Angelo Maria Atene di Magomadas. L’esposizione museale comprende gli antichi strumenti della lavorazione dell’uva e della produzione del vino. E’ presente una sala degustazione ben fornita con una esposizione delle malvasie della Planargia appartenenti alla collezione privata dello studioso Gilberto Arru. Nel cortile dell’abitazione sono visibili i resti dell’antico nuraghe Oladolzu con una vista sul belvedere del paese dal quale si può ammirare la campagna ricca di uliveti e vigne e a degradare sul mare.

 

Flussio

A Flussio troverete il Museo dell’asfodelo, di recente apertura, un museo diffuso che tratta la raccolta e la lavorazione dell’asfodelo per la realizzazione di preziosi cestini tipici del paese. Il percorso prevede la visita presso i laboratori artigiani situati nella via principale per assistere alla creazione dei caratteristici manufatti.

 

Tinnura

Il paese si propone al visitatore come un museo a cielo aperto attraverso un percorso che consente di ammirare i numerosi murales, che ritraggono vari spaccati di vita della piccola comunità, e le preziose fontane di granito.

 

Sagama

Qui si trova la Chiesa San Gabriele Arcangelo La chiesa risale al 1600 e la struttura presenta un’unica navata con quattro cappelle laterali che ospitano retabli lignei e sull’altare la preziosa statua di San Gabriele Arcangelo attribuita allo scultore Nino Pisano . La cripta custodisce un’area archeologica con i resti dei templi romanico e gotico precedenti la costruzione della chiesa attuale.

 

Suni

A Suni meritano una visita: il Nuraghe Nuraddeo – Area archeologica, Il Nuraghe Nuraddeo Il nuraghe, tra i meglio conservati dell’isola, è di tipo complesso e si trova al centro dell’altopiano di Pedrasenta. È costituito da un mastio circondato da un bastione di tre torri raccordate da cortine rettilinee. Il sito si completa con una serie di capanne facenti parte del villaggio, intorno alla struttura centrale.
Casa Museo “Tiu Virgiliu,   deve il nome al suo ultimo proprietario. Detta anche Casa della Tecnologia contadina rappresenta una testimonianza significativa della cultura contadina e artigiana del periodo compreso tra il XIX e il XX secolo. La Casa conserva oggetti e macchinari di interesse etnografico e antropologico, legati a quelle attività artigianali proprie del mondo agro-pastorale che hanno caratterizzato l’economia del paese fino al primo dopoguerra.